Perché sto amando Ubuntu
- funziona tutto e subito
- Unity, tweakato, è un grande (mezzo) Desktop Environment
- è pur sempre Debian-based, quindi ho la possibilità di utilizzare APT, dpkg e compagnia bella
- i repository preinstallati sono zeppi di software e librerie
- usa Systemd Upstart
- il sistema dei PPA mi è sempre stato molto simpatico, ovviamente non è AUR ma si difende bene
- presto sarà una sola distro per TV, smartphone, PC comuni e tablet
- Valve ha scelto Ubuntu come distro principale da supportare, quindi presto potrò giocare a titoli di rilievo
- è pur sempre GNU/Linux, quindi se qualcosa non è di mio gradimento (qualcuno ha detto integrazione con Amazon?) la elimino
Questi sono i motivi principali per cui ho scelto Ubuntu come mia distribuzione principale.
E sinceramentefottesegadei fanboy ed haters,iomi ci trovo da dio, ha quel che mi serve: perché dovrei abbandonare qualcosa che mi permette di essere produttivo solo per fare la figura di quello che Linux lo usa davvero?
Con Ubuntu, Linux lo uso davvero.
Compilo software dai sorgenti,modifico file di configurazione, ricompilo il kernel perché lo voglio con questa o quella feature in più/in meno.
Amo l’open source, amo la sua filosofia ma entro determinati limiti: se non è produttivo, non lo uso.
Mi spiego meglio: se con il software closed-source XYZ posso fare quello che il software open-source ZYX non mi permette perché non è stata ancora integrata tal funzione, userò XYZ.
Ovviamente ben vengano aggiornamenti di ZYX, che magari lo renderanno uguale se non migliore della sua controparte proprietaria.
Oppure mi sbaglio? :)